giovedì 8 luglio 2010

Forme pensiero e convinzioni: siamo ciò che pensiamo

Siamo quello che pensiamo, ma quello che pensiamo non è la realtà. La lente attraverso cui osserviamo il mondo, il nostro campo emozionale che costruisce pensieri e convinzioni, deve essere ripulito per far sì che la luce vi passi più vivacemente attraverso, rendendo la visione più chiara. Noi vediamo il mondo appannato, filtrato da un apparato di certezze che abbiamo consolidato negli anni. Certezze su chi siamo e su quello che vogliamo, su ciò che non abbiamo e quanto desideriamo.
Tuttavia, nel corso della nostra esistenza, operiamo un graduale e ponderato cambiamento dei nostri parametri di riferimento e talvolta nel nostro sistema permangono alcune limitazioni dovute a convinzioni che, pur non rispecchiando più quello che abbiamo scelto di essere, limitano la manifestazione di una diversa realtà, impedendoci di cambiare realmente rotta. Sono quelle forme pensiero che limitano la nostra vita, che possiedono il potere di condizionarci, perché il pensiero è la materia sottile ed energetica che crea il mondo.
Il ricercatore spirituale, il cavaliere che combatte per illuminare le tenebre, sa che la lotta non può proseguire se non all'interno di sé dove risiedono le forme pensiero che condizionano la sua vita. Ecco allora che si arma, pronto per affrontare la sua campagna con le armi adeguate. La ricerca di quelle armi è solo il primo passo.

domenica 4 luglio 2010

Malattia messaggio dell'anima

Quando parla, il corpo non mente mai, e ciascuno di noi è in grado di comprenderne intuitivamente il linguaggio, poiché egli parla una lingua antichissima, esistita da sempre: quella dei simboli. L'interpretazione in chiave simbolica, psicosomatica, delle malattie consente di integrarne il messaggio profondo a livello della coscienza, in questo modo si può eliminare la vera causa di un disagio ed il corpo può guarire. Viceversa se eliminiamo solo l'effetto di uno squilibrio interiore, cioè il sintomo, questo è destinato a ripresentarsi nello stesso organo o in un altro situato più in profondità. La malattia, indipendentemente da quanto grave sembri, ha sempre la stessa origine: il nostro sistema vuole avvertirci di un disagio profondo che non possiamo o non vogliamo vedere e per farlo si avvale di una manifestazione fisica ben evidente. È proprio come quando siamo in macchina: mentre guidiamo sereni verso la nostra meta, la spia della benzina si accende per indicarci che il carburante sta finendo e dobbiamo fare rifornimento; è un servizio molto utile: cosa faremmo se non sapessimo di essere in riserva?, con buona probabilità la macchina si fermerebbe e rimarremmo a piedi. Quindi, quella spia è molto utile, come lo è un sintomo fisico. Non ho mai visto qualcuno arrabbiarsi e prendersela con la spia dell’auto perché la benzina sta finendo, allo stesso modo non dobbiamo prendercela con alcun disagio del corpo, ma indagarne con amore le ragioni profonde che esso ci vuole indicare.
Cerchiamo quindi di chiarire: il sintomo è la manifestazione sul piano fisico di un disagio della coscienza, della rottura dell’equilibrio interiore, e può manifestarsi sul piano fisico o su quello mentale, come avviene ad esempio nel caso delle patologie psichiatriche. Cercare di spegnere un sintomo sarebbe come voler disinnescare la spia della riserva dell’auto: la deleteria interruzione di un fondamentale sistema di comunicazione. Questo ci indica pertanto la giusta procedura: il sintomo va reso inutile individuando più in profondità ciò che esso sta ad indicare, incontrando così la causa movens, il vero disagio interiore.


mercoledì 30 giugno 2010

La Legge d'Attrazione

Se davvero siamo gli artefici del nostro destino, dobbiamo comprendere che la legge vale sempre, che in ogni singolo istante costruiamo la realtà, perché la realtà esterna coincide con la nostra volontà interiore. Ma la volontà che si esplica nell'immagine fisica apparente del mondo, altri non è se non quella dello spirito, del nostro Sé superiore. E' la volontà suprema di quella scintilla di divinità che ha scelto di avanzare per spezzare, attraverso la via della consapevolezza, il ciclo delle rinascite.
Desiderare non basta, serve la coscienza dei veri desideri del centro unico ed eterno del nostro essere. Ecco che il nostro potere può esercitarsi consapevolmente solo quando il nostro sentire più profondo coinciderà con il sentire del nostro spirito. Solo quando la nostra volontà sarà un tutt'uno con la volontà divina che alberga in noi potremo realizzare consapevolvente ogni suo desiderio. Solo allora la nostra continua creazione diventerà un atto cosciente e non più un'ivolontaria realizzazione dei misteriosi e segreti desideri dell'anima.

lunedì 28 giugno 2010

Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma.

La verità è sempre sotto i nostri occhi, accessibile e visibile a chi lo desidera davvero. A volte gode anche di sussidi più prettamente razionali. Quando si parla di energia tutto sembra incerto, infondato, quasi un atto di fede. Eppure sono proprio quelle scienze cui tanto facciamo affidamento, come baluardi della nostra razionalità più elevata, a dimostrare quello che discipline antichissime sostengono da sempre: l’uomo è un sistema energetico complesso immerso in un più vasto meccanismo energetico intelligente che reagisce sulla base di regole ben precise ad impulsi elettromagnetici. La chimica dimostra ogni giorno come la fisiologia del corpo umano si basi su un corretto scambio elettrolitico che è alla base di tutti i processi vitali. La stessa nutrizione altro non è che la trasformazione e il rilascio di un quantitativo di energia necessario per la sopravvivenza. Ma ciò vale anche per i meccanismi spirituali più complessi. La fisica ha ampiamente dimostrato come ad un’azione corrisponda una reazione, una conseguenza logico-energetica basilare per spiegare e sostenere il valore spirituale delle leggi del karma, in un universo in cui l’energia non può crearsi ma solo trasformarsi in continuazione, dando vita a costanti mutamenti di forma. Il dubbio è un compagno fedele e stimolante per il ricercatore spirituale. Ma guardiamoci bene dalla sua forma deviata ed esasperata, quello scetticismo puro che obbedisce solo ad un dogma precostituito ed è la via più sicura per l’immobilità.

giovedì 24 giugno 2010

Siamo i creatori della nostra realtà.

Siamo noi i creatori della nostra realtà. Questo è il vero segreto, questa la verità che ci renderà liberi. Ogni giorno costruiamo il nostro presente richiamando a noi eventi e situazioni che la nostra anima ha scelto di vivere per la sua evoluzione. Abbiamo il potere di creare, il potere di scegliere cosa desiderare. Siamo noi il centro esatto della nostra realtà, il punto intorno a cui è costruito il cerchio. Il nostro compito è ricercare nelle profondità della miniera, scavare all'interno di noi stessi per ritrovare quello che siamo. La via della ricerca spirituale percorre la strada della consapevolezza interiore, della ricerca dell'essenza, della purificazione. Soggiogare il drago, indirizzarne il potere a nostro piacimento, attraversare le profondità di noi stessi. Questo è il viaggio del ricercatore della luce: attraversare il regno infernale per uscire, poi, a riveder le stelle.

lunedì 21 giugno 2010

Aura e corpi energetici

Il nostro sistema si compone di un insieme di corpi energetici contenuti uno dentro l'altro. Essi si irradiano dal centro espandendosi fin verso l'esterno per uno spazio molto più ampio del corpo fisico, benché ne seguano i contorni. Ciascun corpo ha una diversa vibrazione ed irradia un colore particolare determinato dallo spettro luminoso di quella particolare frequenza e dall'equilibrio energetico dell'intero sistema. Questo campo energetico di natura elettro-magnetica emanato da tutto ciò che si manifesta nel corpo fisico viene definito aura e, negli esseri umani, si compone di diverse emanazioni che vibrano ad un livello diverso. Sulla base dei diversi corpi energetici è possibile individuare una specifica emanazione, partendo dalla vibrazione più bassa fino a quella più elevata:
  • Emanazione del corpo eterico (aura eterica)
  • Emanazione del corpo astrale (aura astrale)
  • Emanazione del corpo mentale (aura mentale)
  • Emanazione del corpo causale (aura causale)
  • Emanazione del corpo spirituale (aura spirituale)
  • Emanazione del corpo cosmico
  • Emanazione del corpo divino
Attraverso la lettura del campo aurico, oggi effettuata anche tramite l'impiego di moderni e sofisticati strumenti di indagine, come la macchina kirlian, è possibile effettuare una diagnosi dello stato di salute del nostro sistema energetico, con l'intento di ripristinarne l'equilibrio, sciogliendo i blocchi che si pongono come ostacolo principale. Conoscere il nostro campo energetico e il suo funzionamento significa compiere un altro passo verso la conoscenza di sé, un viaggio senza fine che rappresenta la meta stessa del ricercatore spirituale.

domenica 20 giugno 2010

L'essenziale è invisibile agli occhi

Siamo così presi dalla nostra vita nella materia, da dimenticare che la nostra vera essenza risiede nello spirito. Il corpo fisico che ci ospita è solo un riflesso di quello che accade nei piani sottili, uno specchio che restituisce l'immagine di una realtà impalpabile ed impercettibile per la maggior parte di noi. Se desideriamo conoscere la causa reale di quello che si materializza nella nostra vita, dobbiamo sollevare il velo di maya ed esplorare la realtà nascosta, il mondo dell'energia. La realtà materiale vibra a frequenze più basse ed è più densa. Questo la rende più facilmente percettibile. Ma se abbandoniamo la presunzione e sviluppiamo la nostra sensibilità allora possiamo cogliere il significato ultimo di tutte le cose. Ogni evento ed ogni situazione rispondono ad un perché e sono frutto di una legge spirituale. La nostra meta è il viaggio attraverso la scoperta di queste leggi eterne ed immutabili.


sabato 19 giugno 2010

Mille e più chakras

Come abbiamo già visto, i chakras sono il risultato dell'incontro di due o più canali energetici, detti nadi, pertanto non esiste un numero preciso per definirli. I principali sono sette e si collocano lungo il canale centrale di Sushumna (connesso al livello fisico con il midollo spinale) nei punti in cui esso incontra Ida e Pingala, i due vettori dell'energia maschile e femminile, che si intrecciano ascendendo come due serpenti. Oltre ai chakras principali la tradizione ricorda altri centri minori ma ugualmente importanti, definiti secondari. Essi trovano una corrispondenza con alcuni importanti punti del corpo e non possono essere tralasciati nell'ambito di un trattamento di riequilibrio energetico colmpleto.
Sono:

  • Chakras della pianta dei piedi
  • Chakras delle caviglie
  • Chakras dei polpacci
  • Chakras delle ginocchia
  • Chakras delle ghiandole genitali
  • Chakras delle spalle
  • Chakras delle mani
  • Chakras dei polsi
  • Chakras degli avambracci
  • Chakras dei gomiti

martedì 15 giugno 2010

Sahasrara: il settimo chakra

Questo è il loto dai mille petali dell'infinita consapevolezza. E' il chakra della spiritualità suprema, della coscienza cosmica che ci trasporta al di fuori della nostra limitatezza fisica e terreste per connetterci con l'universo intero, raggiungendo così l'assoluta purezza dell'Essere.
E' in questo centro che si riflette la vibrazione di tutti quelli precedenti, secondo il motto alchemico attribuito ad Ermete "Come in altro così in basso". Qundo l'energia di
Kundalini è libera di fluire lungo il canale di sushumna attraverso i chakra aperti, essa esplode nel settimo irradiando il loto di mille colori. Questa è l'illuminazione, il risveglio ultimo, la coscienza del vuoto supremo, quel vuoto che non è mancanza ma unione completa con il divino.

COLLOCAZIONE: sopra il capo
ELEMENTO: puro pensiero
COLORE: violetto, dorato, arcobaleno
ORGANI INTERESSATI: ghiandola pituitaria (epifisi), cervello
MANTRA: aum, puro silenzio dell'Infinito


Anja: il sesto chakra

Anja, il terzo occhio, il centro della visione. Il punto di unione, di fusione degli opposti. L'annullamento della dualità. L'accesso al regno interiore, alla consapevolezza; Anja è la porta della coscienza. Questo è il chakra dell'intuizione, della vista attraverso la luce dello Spirito, dell'intuito. Per mezzo della sua potente vibrazione sperimentiamo le forze più profonde che dimorano in noi e guidano la nostra anima sulla via della luce.
I suoi due petali rappresentano la nostra duplice natura, la mente razionale e quella intuitiva che si incontrano fondendosi in un'unica entità. Questa unione profonda conduce al matrimonio interiore, a quell'androginia primigenia tanto agognata dall'uomo che ricerca la strada verso casa. L'insidia più grande, in questo centro, è il potenziale predominio della mente razionale, ultima propaggine della vibrazione terrena e materiale. L'intelletto non deve arrogarsi il potere di dominare lo spirito; esso resta infatti, se pur nella sua complessa e raffinata struttura, il mezzo supremo ed ultimo della materia, destinato a dissolversi per aprire la porta al dominio dello Spirito.

COLLOCAZIONE: spazio fra le sopracciglia
ELEMENTO: etere
COLORE: indaco - violetto
ORGANI INTERESSATI: ghiandola pineale, occhi, viso, seni frontali, naso
MANTRA: om

lunedì 14 giugno 2010

Lezione introduttiva sul terzo, quarto, quinto e sesto chakra

Ecco la seconda parte del video introduttivo di approfondimento.
Buona visione!


Vishuddha: il quinto chakra

Vishuddha è nel centro della gola, il luogo della purificazione, dove risiede l'espressione di noi stessi. La sua vibrazione è quella della voce interiore che si espande salendo dal cuore per raggiungere mete più lontane. E' il suono primordiale che si amplifica e si modula per risuonare con tutto il creato, affinché la nostra voce risplenda e vibri all'unisono con quella dell'Universo. Questo è il centro del suono che crea manifestando al di fuori di noi la nostra volontà con un atto vibratorio creativo. Quando il nostro spirito è libero di esprimere le emozioni veicolate e decodificate dai chakras inferiori, il centro della gola si apre e la voce si manifesta in tutta la sua armoniosa melodia. Diversamente, se non siamo aperti all'ascolto di quello che proviamo, la gola si restringe impedendo la comunicazione verso il mondo esterno. Questo è tuttavia un processo bidirezionale tale per cui comunichiamo verso fuori attraverso l'uso del linguaggio verbale e verso l'interno attraverso l'ascolto. Ecco quindi che questo centro prepara l'ascesa della Kundalini verso i chakras superiori più mentali.

COLLOCAZIONE: gola
ELEMENTO: etere
COLORE: blu-azzurro
ORGANI INTERESSATI: tiroide, gola, denti, lingua, palato, orecchie, trachea, bronchi.
MANTRA: ham

Anahata: il quarto chakra

E' in questo centro, dominato dall'elemento aria, che il serpente Kundalini può finalmente innalzarsi ed ascendere sempre più libero verso l'alto, risvegliando l'energia del cuore. Qui risiede il centro dell'amore incondizionato, puro e spirituale, un amore divino che genera armonia con tutto il creato.
Anahata è il ponte di collegamento tra i centri inferiori più istintuali e quelli superiori più mentali e spirituali. La sua vibrazione conduce all'accettazione pura e completa di ogni forma di vita, di ogni aspetto della nostra personalità fisica mentale e spirituale, di ogni realtà, una consapevolezza che solo la piena ed intima fiducia nel senso più profondo e divino della vita può conferire.
Quando siamo aperti all'amore questo centro è aperto e libero di condurci sulla via dell'amore incondizionato. Al contrario, se manca la vibrazione di
Anahata, ci sentiamo chiusi e pesanti nel cuore, sia al livello animico che fisico, mancando di quel presupposto fondamentale che permette all' energia vitale di ascendere ulteriormente lungo il canale principale di sushumna.

COLLOCAZIONE: regione cardiaca
ELEMENTO: aria
COLORE: verde (o rosa chiaro)
ORGANI INTERESSATI: cuore, sistema cardio-circolatorio, timo, torace, sangue.

MANTRA: yam

domenica 13 giugno 2010

Manipura: il terzo chakra

Manipura, il centro del potere e del fuoco, il gioiello splendente. Situato tra l'ombelico e il diaframma questo chakra è legato alla nostra immagine personale, alla stima di sé. L'energia vitale sale qui ad accendere il vigore del guerriero che acquista la consapevolezza del proprio potere attraverso l'esercizio della volontà. E' un fuoco che arde consumando emozioni brucianti che solo il sapiente guerriero sa mantenere in equilibrio manifestando una personalità in armonia con se stessa e con le leggi dell'universo. La non accettazione di sé genera uno squilibrio in questo centro tale da generare un'esplosione interna di emozioni negative ed altamente distruttive.

COLLOCAZIONE: plesso solare
ELEMENTO: fuoco

COLORE: giallo
ORGANI INTERESSATI: pancreas, fegato, milza, stomaco, intestino crasso, sistema nervoso.
MANTRA: ram